MOZART E BEETHOVEN:
QUINTETTI PER FIATI E FORTEPIANO
In una lettera del 10 aprile 1784 a suo padre Leopold, Mozart scrive “Ho composto due grandi concerti, e un quintetto […] che ha ricevuto un’accoglienza straordinaria. Considero il quintetto il miglior pezzo che abbia scritto fino a adesso. Ah! Come vorrei che l’aveste ascoltato! E come è stato eseguito bene!”. I quintetti di Mozart e Beethoven sono dei veri piccoli gioielli del repertorio da camera; offrono al pubblico una vasta tavolozza di emozioni e di esperienze: dialoghi operistici, dramma e comicità… Una musica fatta di contrasti!
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Quintetto per fortepiano, oboe, clarinetto, corno e fagotto in mib maggiore, KV 452 (1784)
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Quintetto per fortepiano, oboe, clarinetto, corno e fagotto in mib maggiore, Op. 16 (1797)
Cristina Esclapez, fortepiano
Josep Domènech, oboe
Lorenzo Coppola, clarinetto
Bart Aerbeydt, corno
Javier Zafra, fagotto
BRAHMS: UN PIEDE NEL ROMANTICISMO TEDESCO
Un viaggio attraverso i magici suoni degli strumenti romantici dell’epoca: ogni registro possiede una sonorità particolare che permette molta flessibilità riguardo alle sfumature dinamiche e rivela un carattere “parlante” degli strumenti: essi si trasformano quindi in attori/cantanti, attraverso dialoghi immaginari e sentimenti estremi.
J.Brahms (1833-1897):
Sonata in fa minore op. 120 no. 1 (1894) per clarinetto e piano
Sonata in mi minore op.38 (1862-65) per violoncello e piano
Trio in la minore op. 114 (1891) per clarinetto, violoncello e piano
Cristina Esclapez, piano
Kristin von der Goltz, violoncello
Lorenzo Coppola, clarinetto